Paolo Fusco, “Fiori 24h”

Paolo Fusco è un fotografo, con base a Roma, specializzato in fotografia di architettura e spazi urbani. Spesso interessato al rapporto tra le persone e il paesaggio, è sempre in cerca storie ed eventi stimolanti da fotografare come quello intitolato Fiori 24H, un racconto per immagini sui chioschi di fiori della Capitale aperti 24 ore su 24. Ritratti in notturna, quando la frenesia e il brusio metropolitano si fanno da parte, questi piccoli chioschi espongono la loro merce senza interruzioni, balenando tra le strade e i vicoli bui come immobili quadri di nature morte.

Pochissimi esercizi commerciali sono aperti a Roma di notte: qualche bar, qualche negozietto, i benzinai self service e molti chioschi di fiori. Li puoi trovare in ogni quartiere e non chiudono mai, non chiudono mai.
La loro presenza mi ha sempre affascinato e incuriosito, mi sembrano sentinelle della tranquilla notte romana, piccoli fari abitati da immigrati mezzi addormentati. Le foto di questo lavoro sono il frutto di alcune passeggiate notturne alla ricerca di queste isole di luce e fiori sparse per la città.

Una selezione di foto da questo progetto è stata inclusa nella mostra Experience of Space, una collettiva frutto del progetto Naturae, esposta dal 2 al 26 settembre 2014 al Museo di Arte Contemporanea di Novi Sad, in Serbia.

Paolo è membro del network di fotografia sociale Shoot4Change e le sue foto sono state pubblicate, tra gli altri, su LaRepubblica, Urbanautica, WitnessJournal, LivingRoome, NG Italia. I suoi lavori sono stati esposti in musei quali il MAXXI a Roma, la Somerset House di Londra ed il Museo di Arte Contemporanea di Novi Sad.

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Per tutte le immagini © Paolo Fusco

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.