Il nuovo logo di Enel

Il Gruppo Enel ha presentato il 26 gennaio 2016 a Madrid il nuovo brand societario globale, il nuovo sito Enel.com curato da HUGE e la sua nuova identità visiva che ha visto come partner creativo Wolf Olins.

Il nuovo brand si inscrive nella strategia di Enel che definisce il Gruppo come innovativo, sostenibile e all’avanguardia, un gruppo attivo lungo tutta la filiera dell’energia che pone l’“apertura” al centro del suo approccio strategico e operativo.
Il nuovo sistema visivo del Gruppo e il logo segnano una nuova era per l’azienda e rappresentano i principi di flessibilità e dinamicità di “Open Power”. Svelati anche i nuovi loghi di Endesa ed Enel Green Power, in linea con gli stessi principi.

I cursori – il punto di partenza del nuovo marchio
Al cuore del nuovo marchio si trova il cursore, un simbolo visivo iconico che rappresenta l’Open Power. Il cursore è il punto di partenza dell’energia, è sempre in movimento, sempre energico, e riecheggia il nucleo che si nasconde all’interno di una lampadina – il filamento. Il cursore dà forma visiva al nuovo marchio e crea un linguaggio di design coerente in tutte le applicazioni sia cartacee che digitali.

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Il comunicato di Enel

“Con il rinnovo del nostro brand stiamo adattando l’immagine di Enel ai cambiamenti in corso all’interno del Gruppo e alla rapida evoluzione del settore energetico, evoluzione di cui siamo alla guida – afferma l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace. “Il concetto di apertura che sintetizziamo con l’espressione inglese ‘Open Power’ ci posiziona come un Gruppo innovativo e sostenibile che lavora per diffondere ed espandere il contenuto tecnologico delle sue attività, per garantire la sicurezza energetica e migliorare i nostri servizi a livello globale. ‘Open Power’ vuol dire anche valorizzare la nostra infrastruttura condividendo le conoscenze per ampliarne gli usi, così come collaborare con i clienti, i partner e gli altri stakeholder, creando così un ambiente favorevole per tutti, che assicuri e tuteli gli investimenti. ‘Open Power’ richiede molto più che essere semplici generatori e distributori di energia elettrica. Il nostro nuovo brand incarna pienamente la natura innovativa, sostenibile, multidimensionale e aperta del Gruppo Enel”.

La strategia “Open Power”, annunciata lo scorso novembre a Londra in occasione del Capital Markets Day di Enel, si fonda sull’apertura come chiave di volta dell’approccio strategico e operativo del Gruppo;

1. aprire l’accesso all’energia a più persone;
2. aprire il mondo dell’energia a nuove tecnologie;
3. aprire la gestione dell’energia alle persone;
4. aprire l’energia a nuovi utilizzi;
5. aprirsi a più partnership.

La nuova strategia di brand trasmette l’immagine di Enel come una moderna utility aperta, flessibile, reattiva e in grado di guidare la transizione energetica. Il Gruppo introduce un nuovo sistema visivo – che comprende i loghi – attraente e colorato che riprende i principi flessibili e dinamici di “Open Power”. La nuova identità visiva e il nuovo logo sono composti da molti colori per riflettere la varietà dello spettro energetico, la natura poliedrica di un Gruppo presente in oltre 30 Paesi e la crescente diversificazione dei servizi offerti dall’azienda nell’ambito del sistema energetico globale.

Nell’ambito del rinnovo del brand è stato svelato anche il nuovo sito internet Enel.com, un sito che pone al centro l’utente e l’utilizzo tramite applicazioni mobili. Nel corso del 2016 verrà finalizzato l’aggiornamento dell’intera presenza online di Gruppo.

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A questo indirizzo le linee guida della nuova brand didentity.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.