“Fare ricerca in design”, seconda edizione

Fare ricerca in design” è la seconda edizione del forum nazionale dei dottorati in design che offre un panorama delle ricerche più avanzate nell’ambito dell’innovazione e della cultura progettuale, e si svolgerà il 25 e il 26 febbraio presso Palazzo BadoerVenezia. In seguito alla buona riuscita della precedente edizione (Treviso, 2013), i dottorandi del curriculum in Scienze del design dell’Università Iuav di Venezia hanno pensato il forum come un appuntamento periodico, ipotizzando per la prossima edizione l’apertura alla dimensione europea.

Le numerose università coinvolte, che coprono l’intero territorio nazionale, definiscono un paesaggio di competenze articolato in termini di qualità e varietà della ricerca accademica. La rete di giovani ricercatori costituisce un’importante piattaforma di contenuti, metodi, informazioni e mette in luce gli aspetti applicativi del design nell’innovazione, nel benessere, nella cultura. Per questo, il forum si propone di far conoscere le ricerche dei dottorandi a un pubblico ampio, sensibilizzando aziende e istituzioni non sempre consapevoli della convergenza fra design e ricerca e degli effetti di questo contatto nei processi di innovazione. Il forum è organizzato in due giornate di presentazione e discussione delle ricerche, suddivise per aree d’indagine. Studiosi di design, comunicazione, moda presentano i loro lavori all’interno di sei cornici tematiche, attraverso percorsi condivisi: processi di innovazione attraverso materiali e interazioni; sostenibilità e condivisione applicate al design per il sociale; il rapporto tra individuo, corpo e interfaccia; promozione e valorizzazione del patrimonio culturale; l’influenza delle ideologie nella partecipazione, negli strumenti operativi e nei territori; il ruolo di immaginari e narrazioni a rappresentare nuovi linguaggi. “Fare ricerca in design” presenta un’immagine coordinata e un sito web concepito appositamente: un escamotage grafico, la lente d’ingrandimento, è lo strumento che svela e racconta i progetti degli oltre quaranta giovani ricercatori selezionati.

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Fonte: ufficio stampa

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.