AFA, il festival delle Autoproduzioni Fichissime Andergraund

Una tre giorni di incontri a tu per tu con i protagonisti della scena.

Abbiamo affrontato il tema dell’autoproduzione numerose volte e il self made è sicuramente un settore sempre più in sviluppo, ma ad occuparsi di Autoproduzioni Fichissime Andergraund c’è solo un festival. Si tratta di Afa (acronimo appunto di autoproduzioni fichissime andergraund), una vetrina delle più interessanti realtà italiane dell’editoria a fumetti clandestina del presente, del passato e del futuro, che si svolgerà a Milano dal 6 all’8 maggio presso il Leoncavallo (via Watteau 7). Una tre giorni di incontri a tu per tu con i protagonisti della scena con dibattiti, workshop (di serigrafia, collage, rilegatura) e concerti.

Tra i vari appuntamenti l’incontro dedicato a Stefano Tamburini (con Vincenzo Sparagna, Vincino, Matteo Guarnaccia e Johnny Grieco dei Dirty Actions), la collettiva dello Shok Studio e la mostra Storia dell’Editoria Italiana dal 2020 in poi, una galleria di copertine del futuro inventate per l’occasione da alcuni dei protagonisti della stampa alternativa dagli anni ’70 ad oggi. La mostra darà vita anche a una pubblicazione omonima, che verrà presentata e distribuita per tutti e 3 i giorni del festival.

Per il programma completo consultate il sito del Leoncavallo a questo link.

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© Bambi Kramer
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© Massimo Giacon
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© Stefano Zattera
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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.