Se la città di Feltre è già di per sé un piccolo gioiello di storia, arte e cultura, il territorio che la accoglie è un’oasi di ricchezze geologiche, naturalistiche e paesaggistiche che comprende, tra gli altri, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, protetto dal recente riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
La città e il contesto naturale coesistono grazie a un equilibrio ancestrale, in cui la montagna sembra vegliare su Feltre e sull’uomo che la abita.
Sono proprio le storie mitologiche delle Dolomiti ad ispirare il tema di Fuochi Fatui 2016, il festival di musica, videoarte e illustrazione che quest’anno, alla quinta edizione, si svolgerà dal 1° al 3 settembre nel Castello d’Alboino e a Palazzo Borgasio.
Il tema che abbiamo deciso di dare alla quinta edizione di Fuochi Fatui è una piccola mitologia delle Dolomiti. Una tradizione orale che illuminava le fredde sere delle valli montane, riscaldati dalla sola fiamma del “larin”, il focolare dei vecchi casolari. Storie che facevano sognare i bambini tra fascino e paura, tra personaggi curiosi, stregonerie ed eventi sovrannaturali. A discapito del suo profilo imponente e immobile, la montagna è sempre stata percepita dai suoi abitanti come cosa viva, in continuo mutamento, una forza della natura di cui aver timore e a cui rapportarsi con rispetto reverenziale. Il rapporto uomo – natura è centrale in queste leggende, che avevano la funzione di delimitare l’ambito di azione dell’uomo, per non destare le ire magiche e misteriose della montagna. Questi personaggi sono i veri custodi dello spirito del luogo, a volte benigni, a volte invece ostili e da tenere a distanza. Il “Matharól” (mazarol), le “Anguanes” (anguane), la “Piatha del Diaol” (piazza del diavolo), “el Om Selvarech” (l’uomo selvatico), “l Badalìs” (basilisco) sono soltanto alcuni dei personaggi che contraddistinguono questa lunga tradizione narrativa che si è tramandata nel tempo. Fino ad oggi.
Se armonico è il rapporto tra uomo e natura nel territorio feltrino, altrettanto lo è l’intervento di Fuochi Fatui nella città di Feltre. Il festival infatti ogni anno dà nuova linfa vitale a luoghi di indiscusso valore ma spesso dimenticati, come il Castello d’Alboino, che grazie all’intervento di artisti nazionali e internazionali riprendono vita e tornano a pulsare energicamente.
Gli artisti che parteciperanno quest’anno sono Alberto Fiocco (tra i fondatori e curatori del progetto, ed è sua anche l’immagine del festival), Claudio Marcon, Elisa Macellari, Giordano Poloni, Gio Pastori, Margherita Morotti, Filippo Fontana, Andrea Chronopoulos, Giulio Castagnaro.
Segnaliamo inoltre il workshop di Anonima Impressori (a cui abbiamo fatto un’intervista tempo fa) “Saluti da Feltre” che si svolgerà sabato 2 e domenica 3 settembre. Questo il programma:
Sabato 2 settembre
Conoscere la tipografia: semplice dimostrazione di composizione e stampa.
Conoscere i materiali: cos’è un cliché?
Tecnica: piccola prova di composizione e stampa di cliché
Domenica 3 settembre
Fare un registro per stampa a più colori
Sviluppare il proprio progetto
Comporre e stampare la propria cartolina
Per il programma completo di Fuochi Fatui consultate il sito www.fuochifatuifestival.it.