“Dieci Parole”, il nuovo progetto di Italianism

Memoria, Bravo, Stile, Vita, Ritmo, Armonia, Tempo, Colore, Disegno, Bellezza. Questi i sostantivi selezionati dall’Accademia della Crusca per il nuovo progetto di ItalianismDieci Parole“, un concorso creativo sul Design della Parola, che sarà anche il tema della prossima conferenza prevista per il prossimo 22 ottobre e che vedrà dibattere dal vivo, tra gli altri, Cosmo, Monica Fabris, Amir Issaa, Nicola Lagioia, Valentina Parasecolo, Giuseppe Patota.

Il contest è rivolto a chiunque sia interessato a interpretare con un contributo visivo originale (fotografia, illustrazione, tattoo, fumetto, digital painting, gif, video, paper art, collage, textile art, typo, tecnica mista) una delle parole selezionate dall’Accademia della Crusca come simbolo dell’Italia e dell’italiano in tutto il mondo.

Per partecipare è necessario compilare il modulo sul sito di Italianism e poi non resterà che rappresentare visivamente la parola che vi sarà assegnata automaticamente (e che non è possibile cambiare) e inviare il vostro progetto entro il 13 ottobre 2016. I lavori di ciascun partecipante saranno esaminati da una giuria costituita da professionisti del settore che selezionerà i 20 più significativi, i quali verranno esposti in formato poster in occasione della terza edizione di Italianism ed entreranno a far parte del catalogo di “Dieci Parole”, distribuito gratuitamente online dopo l’evento.

Ai vincitori inoltre verrà consegnato un biglietto omaggio di ingresso all’evento del 22 ottobre.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.