Dal 16 al 25 ottobre 2017, Montréal ha ospitato professionisti provenienti da tutto il mondo come parte del primo World Design Summit. Alla sua conclusione molte organizzazioni internazionali che rappresentano designer, architetti, urbanisti e architetti del paesaggio hanno firmato una dichiarazione, la Montreal Design Declaration, che formalizza una posizione comune sull’uso del design per affrontare e risolvere le enormi sfide economiche, sociali e ambientali del pianeta; il design quindi come motore di innovazione e competizione, crescita e sviluppo, efficienza e prosperità.
La Dichiarazione del design di Montréal si fonda su otto principi:
- Il design è un agente per soluzioni sostenibili create per le persone e per supportare il nostro pianeta
- Il design esprime la cultura
- Il design aggiunge valore alla tecnologia
- Il design facilita il cambiamento
- Il design introduce l’intelligenza nelle città come base per comunicazioni migliori, ambienti più vivibili, migliore qualità della vita e comunità locali più prospere
- Il design risponde alla resilienza e gestisce i rischi
- Il design promuove lo sviluppo delle piccole e medie imprese in generale e delle industrie creative in particolare
La Dichiarazione ha inoltre individuato interventi (call to action) in nove aree: promozione del design, sviluppo di un metodo di misurazione del design, sviluppo di politiche di progettazione, sviluppo di standard di progettazione, miglioramento dell’educazione al design, design responsive, design responsabile, design vigile, riconoscimento del valore del design da tutte le parti della società civile.
Abbiamo perciò deciso di riportare qui la traduzione integrale del “manifesto” risultato di questa forte mobilitazione internazionale che rappresenta un momento storico nella creazione di un progetto politico per il design, con la speranza che questo documento possa essere di riferimento sia per gli enti di progettazione che per quelli istituzionali, per garantire che il settore contribuisca in modo etico e positivo alle sorti del mondo.
“Questo testo è una risorsa eccezionale che sottolinea la forza e l’efficacia del design quando si concentra sul miglioramento della qualità della vita delle persone e propone soluzioni concrete ai problemi attuali”.
Il Design Summit Meeting (DSM) rappresenta la prima convocazione internazionale della comunità del design, attraverso un ampio spettro di discipline di progettazione, insieme a numerose organizzazioni internazionali caratterizzate da prospettive culturali, economiche, ambientali e sociali. Le organizzazioni partecipanti rappresentano centinaia di migliaia di designer di tutto il mondo. Gli organismi internazionali rappresentano OIG, ONG, organizzazioni governative e settori privati e civili della società.
Ringraziando gli organizzatori del World Design Summit per aver convocato questa riunione, ci siamo riuniti, per:
- esprimere una visione condivisa circa il ruolo cruciale del design e delle grandi responsabilità dei progettisti;
- affermare il ruolo fondamentale del design nei processi di creazione e modellazione del mondo che ci circonda, ora e in futuro.
Noi, i sottoscritti rappresentanti internazionali di designer professionisti, architetti, progettisti urbani, architetti paesaggistici e di altre discipline relative alla progettazione, in presenza di rappresentanti di organizzazioni internazionali e relativi ai settori pubblico, privato e civile della società relativi al design:
- consapevoli della diversità dei contesti, sia formali sia informali, nei quali il design ha un impatto;
- consapevoli del valore incommensurabile delle tradizioni e delle conoscenze locali per adeguate e innovative soluzioni di progettazione;
- senzienti della richiesta delle comunità, grandi o piccole, locali o mondiali, di condizioni di vita dignitose che il design può aiutare ad affrontare;
_ riconosciamo la necessità di una leadership strategica sulle questioni di progettazione a livello locale, regionale, nazionale e internazionale e con questo, la necessità di modelli di governance, agende e linee politiche che prendano in considerazione il progetto;
_ riconosciamo la necessità di un sufficiente livello di risorse e capacità finanziarie e umane;
_ riconosciamo la capacità intrinseca del design di rappresentare un agente di cambiamento e una fonte di trasformazione creativa;
_ riconosciamo il ruolo fondamentale e critico del design per creare un sistema ecologico sostenibile, economicamente vitale, socialmente equo e culturalmente diverso;
_ e confermiamo il valore del lavoro collaborativo, olistico e integrato finalizzato a promuovere la progettazione per il bene comune.
VALORE DEL DESIGN
Il design è l’applicazione dell’intenzione: il processo attraverso il quale creiamo l’ambiente materiale, spaziale, visuale ed esperienziale in un mondo sempre più malleabile grazie ai progressi nella tecnologia e nei materiali, e sempre più vulnerabile agli effetti di un irrefrenabile sviluppo globale.
Il design è un fattore chiave per innovazione e concorrenza, crescita e sviluppo, efficienza e prosperità.
Il design è un agente per creare soluzioni sostenibili per le persone e per il pianeta in cui viviamo.
Il design esprime cultura. I progettisti hanno un ruolo particolarmente importante nel fare, proteggere, nutrire, valorizzare e celebrare il patrimonio culturale e la diversità di fronte alla globalizzazione.
Il design aggiunge valore alla tecnologia. Attraverso l’analisi della prospettiva e dell’interfaccia umana, e concentrandosi prima di tutto sull’interazione dell’individuo, il design costituisce un ponte tra la tecnologia e le esigenze umane.
Il design facilita il cambiamento. Il design permette a tutti gli aspetti della società, pubblica e privata, governativa e non governativa, la società civile e il cittadino, di attraversare il cambiamento (vale a dire, austerità, cambiamenti demografici e dei servizi) per offrire una migliore qualità della vita a tutti i cittadini.
Il design apporta intelligenza nelle città come fondamento per migliorare le comunicazioni, gli ambienti, la qualità della vita e rendere più prosperose le comunità locali.
Il design indirizza la resilienza e gestisce il rischio attraverso la ricerca, una robusta metodologia, la prototipazione e la considerazione delle ripercussioni sul ciclo di vita.
Il design favorisce lo sviluppo delle piccole e medie imprese in generale e in particolare delle industrie creative.
I Designer sono professionisti che, per educazione, prospettive ed esperienze, sono in grado di sviluppare nuove soluzioni interdisciplinari per migliorare la qualità della vita.
CALL TO ACTION
Riconoscendo che la leadership del design è una chiave per il raggiungimento di soluzioni sostenibili e per l’implementazione di metodologie di progettazione che contribuiscano a un futuro più sostenibile, il nostro intento è collaborare e abbracciare la lingua dei governi, delle imprese, delle ONG e delle comunità di tutto il mondo.
Un appello per:
Design Advocacy: una comunicazione più efficace sul significato e sul valore di design e sulla comprensione dei processi del design.
Sviluppo di metriche progettuali: raccolta di dati e istituzione di misure efficaci per meglio codificare la valutazione dell’impatto del design, dimostrando così il valore strategico di esso all’interno di organizzazioni e aziende e nel servire il bene pubblico.
Sviluppo di politiche di progettazione: da applicare a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.
Sviluppo di standard di progettazione: supporto delle comunità professionali del design, sviluppo di infrastrutture per l’industria del design e sviluppo di standard, codici, alleanze, buone pratiche, protezioni legali e programmi di certificazione.
Miglioramento dell’istruzione al design: supporto per istituzioni, metodi e processi educativi specifici per l’educazione e per la ricerca relative al design e per l’apprendimento permanente e lo sviluppo di competenze per i designer.
Design reattivo: quel design che reagisce al degrado dell’ambiente fisico, sociale e culturale e degli ecosistemi naturali e alle minacce e ai rischi causati dal cambiamento globale, dall’industrializzazione, dalla rapida urbanizzazione e dal consumo incondizionato, profondamente influente sulla qualità della vita e impattante sulla crescita economica sostenibile.
Design responsabile: riconoscimento, da parte dei progettisti, dell’impatto derivante dalla loro attività, per cui essi stessi devono essere consapevoli della loro enorme capacità di essere costruttivi, oltre che distruttivi, nei loro interventi. I designer condividono la responsabilità di focalizzarsi non tanto sul consumo umano quanto sul miglioramento della qualità della vita.
Design vigile: in un mondo sempre più influenzato dall’apprendimento automatico e dall’intelligenza artificiale, i progettisti devono aiutare a garantire che l’impatto degli algoritmi e della tecnologia sia etico e inclusivo delle diversità sociali, culturali ed etniche.
Riconoscimento del design: dai leader, ai responsabili e influencer in tutti i settori della società, è richiesto il riconoscimento del valore del design e la necessità di incoraggiare e implementare il design per il bene comune.
Pertanto, esprimiamo il nostro intento:
Lavorare in concerto, collettivamente, in gruppo e come entità individuali, e con ulteriori parti interessate, per stabilire una processo strutturato di collaborazione, come manifestato in questa Dichiarazione, includendo future riunioni del World Design Summit;
Collaborare con altre organizzazioni con obiettivi condivisi: compresi il UN 2030 Sustainable Development Goals, New Urban Agenda, Paris Climate Accord e UNESCO Convention on the Protection and Promotion of the Diversity of Cultural Expressions e altre;
Sviluppare un’agenda mondiale del design. Questa Dichiarazione è un primo invito a partecipare come causa comune a supporto del design;
Per avviare collettivamente progetti di promozione e ampliare il ruolo, la responsabilità e il valore del design;
Richiedere al World Design Summit Meeting Steering Committee, con l’attiva collaborazione dei partecipanti al Summit Meeting, di sviluppare i meccanismi necessari per garantire la continuazione del processo avviato con questa Dichiarazione, redatta da e per le comunità internazionali del design, per raggiungere il risultato desiderato. I meccanismi proposti saranno presentati ai firmatari di questa Dichiarazione per approvazione;
Per influenzare e supportare il processo decisionale, a livello locale e globale, su politiche e risorse;
Per dare al design una voce efficace, unita;
Ispirare i designer – troppo a lungo al servizio dei produttori – ad essere di aiuto all’umanità come ambasciatori degli utenti finali: i cittadini del mondo.
Tutte le persone meritano di vivere in un mondo ben progettato.
I PROGETTI
I progetti elencati di seguito riflettono un ampio spettro di possibili sforzi di collaborazione. Tutti di promettente valore. Intraprendere uno qualsiasi di questi progetti richiede risorse, negoziazione, coordinamento e gestione. Verrà creato un processo per determinare i progetti da lanciare e per la loro programmazione e implementazione.
I progetti saranno intrapresi da gruppi di partecipanti interessati abbinati a partner e sponsor. I risultati saranno condivisi e presentati in occasione di convegni ed eventi futuri sotto l’ombrello del World Design Summit Meeting.
Metriche – Sviluppo di casi studio
Progetto 1. Sviluppare, raccogliere e diffondere indicatori, come nelle misure metriche (entrambi quantitativo e qualitativo), per la valutazione dell’impatto del design (economico, ambientale, sociale e culturale).
Progetto 2. Sviluppare, raccogliere e diffondere i casi di studio che dimostrano l’impatto del design.
Progetto 3. Comunicare il valore del design al pubblico attraverso la presentazione dei casi studio.
Creare una lingua comune
Progetto 4. Sviluppare una completa e inclusiva tassonomia di design, architettura, architettura del paesaggio, design e pianificazione urbani e discipline correlate che offra definizioni condivise che possano essere comprensibili per designer, governi, industria e pubblico.
Progetto 5. Creare una mappatura globale delle organizzazioni nazionali e internazionali, delle politiche e delle regolamentazioni relative al design; stabilire un database e una camera di compensazione accessibile ai governi, all’industria e al pubblico.
Politica e governi
Progetto 6. Raccogliere ed esaminare modelli di politiche di progettazione (nazionali, regionali, locali); sviluppare una piattaforma, sia fisica che virtuale, di scambio, discussione e dialogo con i governi; condurre conferenze periodiche rivolte a funzionari governativi; stabilire una camera di compensazione e un database; descrivere dei format per l’implementazione di metodologie avanzate del design all’interno del governo, dei servizi di governo e degli appalti pubblici.
Progetto 7. Stabilire un gruppo consultivo internazionale permanente, composto dal WDSM e da organizzazione vicine, per essere di aiuto ai governi, all’industria, agli affari, alle ONG e ad altre parti interessate.
Progetto 8. Stabilire meccanismi dedicati ad una collaborazione continua e strutturata tra WDSM e ONU riconosciuta a livello internazionale da UN 2030 Sustainable Development Goals, New Urban Agenda, Paris Climate Accord, dall’UNESCO Convention on the Protection and Promotion of the Diversity of Cultural Expression e strutture simili.
Istruzione e ricerca
Progetto 9. Promuovere lo sviluppo, il riconoscimento, il supporto e il finanziamento per l’educazione al design e per la ricerca in tutto il mondo, riconoscendo la diversità di circostanze e opportunità dovute al contesto locale sociale, economico, ambientale e culturale.
Progetto 10. Raccogliere, sviluppare e condividere nuovi format, metodologie e curricula per l’educazione al design e per le competenze di progettazione con maggiore attenzione alla sostenibilità, al degrado dell’ambiente, ai cambiamenti climatici, all’impatto della globalizzazione sulla diversità culturale, alla responsabilità sociale e alla necessità di moderare il consumo.
Progetto 11. Stabilire un meccanismo di camera di compensazione che faciliti gli studenti negli scambi, stages e progetti di ricerca e nuove opportunità.
Progetto 12. Promuovere modelli di apprendimento permanente per i progettisti.
Fare e dimostrare
Progetto 13. “World Design Challenges” veicola progetti che dimostrano il potenziale del design attraverso lo spettro delle discipline e affrontando specifiche sfide sociali, culturali, ambientali ed economiche.
Esempio: un progetto che applica l’approccio del design al coordinamento dei servizi pubblici (assistenza sanitaria, mobilità, ecc.) a livello regionale.
Esempio: una collaborazione strutturata con l’iniziativa Habitat III “Quito Papers” per affrontare i bisogni delle popolazioni a basso reddito, mostrando il potere del design nell’aiutare lo sviluppo autonomo di questi villaggi.
Esempio: una presentazione del valore economico e sociale duraturo, in termini di sostenibilità e resilienza, delle infrastrutture e dei progetti di alta qualità.
Progetto 14. Mostrare il ruolo del design nel miglioramento e nella celebrazione delle diversità culturali condividendo esempi e creando strutture per promuovere l’utilizzo del design per questi scopi.
Design Community – Standard
Progetto 15. Raccogliere esempi di efficacia del design delle comunità; supportare le strutture volte alla protezione dei progetti e dei diritti dei designer; condividere esperienze e risorse.
Progetto 16. Migliorare e cercare standard di professionalità, responsabilità sociale e pratica etica.
Progetto 17. Adottare e integrare in tutto il mondo sistemi riguardanti le competizioni di design, i bandi pubblici e le garanzie di eccellenza del design nel servizio pubblico, negli appalti e nei progetti di costruzione.
Progetto 18. Supporto all’inserimento della certificazione e dell’accreditamento all’interno delle discipline del design.
Progetto 19. Stabilire strumenti universali per commissionare progetti privati e pubblici.
Esempio: International Landscape Covenant
Creare una causa comune
Progetto 20. Creare un sostegno per un’agenda del design mondiale attraverso la distribuzione e le dichiarazioni di supporto per il Montréal Design Dichiarazione.
I firmatari della “Montréal Design Declaration”
DESIGN SUMMIT MEETING STEERING COMMITTEE
Mr. Alain Dufour
Secretary General, Design Summit Meeting
Chair of the Summit Meeting Steering Committee
Mr. David Grossman
President, International Council of Design
Mr. Flemming Borreskov
President, International Federation for Housing and Planning
Ms. Regitze Marianne Hess
Special Advisor, International Federation for Housing and Planning
Ms. Kathryn Moore
President, International Federation of Landscape Architects
Ms. Marie-Claude Parenteau-Leboeuf
Chair of the Board of Directors, World Design Summit Organisation
INTERNATIONAL ORGANISATION SIGNATORIES
Architecture Sans Frontières International
Mr. Xavier Codina
The Bureau of European Design Associations
Mr. Bart Ahsmann
Commonwealth Association of Planners
Ms. Kristin Agnello
Confédération Française pour l’Habitat, l’Urbanisme, l’Aménagement du Territoire
Mr. Thierry Lafont
Cumulus International Association of Universities and Colleges in Art, Design and Media
Ms. Elsebeth Gerner-Nielsen
Design Research Society
Mr. Peter Lloyd
Design for Social Innovation and Sustainability Network
Ms. Carla Cipolla
Global Planners Network
Ms. Eleanor Mohammed
INDEX: Design to Improve Life
Mr. Mariano Alesandro
Interaction Design Association
Mr. Alok Nandi
Service Design Network
Mr. Jesse Grimes
International Union of Architects
Mr. Albert Dubler for Mr. Thomas Vonier
World Green Building Council
Mr. Jonathan Laski
World Urban Campaign
Mr. Jeffrey Soule
World Urban Parks
Ms. Sandra V. Murillo-Morales
IN THE PRESENCE OF:
Ms. Jyoti Hosagrahar
Director, Division of Creativity, Culture Section UNESCO
Mr. Wataru Kawasaki
Program and Planning Officer, UN-Habitat
Ms. Martina Otto
Head of Cities Unit, UN Environment
Ms. Nancy Pollock-Ellwand
IFLA-ICOMOS ISCCL Vice-President North America, ICOMOS
DESIGN SUMMIT MEETING OFFICIAL PARTICIPANTS
Architecture Sans Frontières International (ASF-Int)
Mr. Xavier Codina
Mr. Bruno Demers
Bureau of European Design Associations (BEDA)
Mr. Bart Ahsmann
Ms. Isabelle Vérilhac
Confédération Française pour l’Habitat, l’Urbanisme, l’Aménagement du Territoire (COFHUAT)
Mr. Thierry Lafont
Commonwealth Association of Planners (CAP)
Ms. Kristin Agnello
International Association of Universities and Colleges in Art, Design and Media (Cumulus)
Ms. Eija Salmi
Ms. Elsebeth Gerner-Nielsen
Design Research Society (DRS)
Mr. Peter Lloyd
Design for Social Innovation and Sustainability Network (DESIS)
Ms. Carla Cipolla
Global Planners Network (GPN)
Ms. Eleanor Mohammed
Ms. Nathalie Prud’Homme
International Council of Design (ico-D)
Mr. David Grossman
Mr. Zachary Ong
Ms. Ana Masut
International Council on Monuments and Sites (ICOMOS-IFLA ISCCL)
Ms. Nancy Pollock-Ellwand
International Federation for Housing and Planning (IFHP)
Mr. Flemming Borreskov
Ms. Regitze Marianne Hess
International Federation for Landscape Architects (IFLA)
Ms. Kathryn Moore
Ms. Raquel Peñalosa
Index: Design to Improve Life (INDEX:)
Mr. Mariano Alesandro
Interaction Design Association (IxDA)
Mr. Alok Nandi
Ms. Brenda Sanderson
Service Design Network (SDN)
Mr. Jesse Grimes
Mr. Chris Ferguson
International Union of Architects (UIA)
Mr. Albert Dubler
United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation (UNESCO)
Ms. Jyoti Hosagrahar
United Nations Environment Programme (UNEP)
Ms. Martina Otto
United Nations Human Settlements Programme (UN Habitat)
Mr. Wataru Kawasaki
World Green Building Council (WorldGBC)
Mr. Jonathan Laski
World Urban Campaign (WUC)
Mr. Jeffrey Soule
World Urban Parks (WUP)
Ms. Sandra Murillo-Morales
INVITED OBSERVERS
International Association of Societies of Design Research (IASDR) – Ms. Tiiu Poldma
NewCities Foundation (NewCities) – Ms. Stéphanie Grandperret, Mr. Adam Cutts
Rebuild By design (RBD) – Mr. Nans Voron
User Experience Professionals Association (UxPA) – Mr. Alain Robillard-Bastien
World Design Organization (WDO) – Ms. Dilki de Silva, Ms. Andrea Springer
Women In Cities International (WICI) – Ms. Kathryn Travers, Ms. Cathy Hillman
OFFICIAL OBSERVERS
Associated research Centers for the Urban Underground Space (ACUUS) – Mr. Dimitris Kaliampakos, Mr.Jacques Besner
Future Earth – Ms. Amy Luers, Ms. M’Lisa Colbert, Mr. David Oram
Secretariat of the Convention on Biological Diversity (SCBD) – Ms. Tamara Richards
Finance Alliance for Sustainable Trade (FAST) – Ms. Hitzel Trejo
ACCREDITED OBSERVERS
Association des architectes paysagistes du Québec (AAPQ) – Mr. Jonathan Cha, Mr. Jean Leandry, Mr. Pierre Bouchard
Association of Canadian Industrial Designers (ACID) – Ms. Caroline Gagnon
Association des designers industriels du Québec (ADIQ) – Mr. Bertrand Derome
Alliance française des designers – Mr. François Caspar
Association professionnelle des designers d’intérieur du Québec (APDIQ) – Mr. Denis Chouinard, Ms. Natacha Do
American Society of Interior Designers (ASID) – Ms. Susuan Wiggins
Beirut Design Week – Ms. Doreen Toutikian
C2 Montréal – Ms. Jeanne Dorelli, Ms. Martine Rhéaume
Council for Interior Design Qualification (CIDQ) – Ms. Kari Frontera
Canadian Society of Landscape Architects (CSLA) – Mr. Vincent Asselin, Ms. Paula Meijerink
d.talks – Ms. Amery Calvelli
Design Week Mexico
Design Institute of Australia (DIA) – Mr. Peter Florentzos, Mr. Bradley Schott
Graphic Designers of Canada (GDC) – Ms. Melanie Mc Donald, Mr. Johnathon Strebly
Graz – UNESCO City of Design – Ms. Astrid Bader, Mr. Eberhard Schrempf
Indonesia Economic Industry Committee – Ms. Zinnia Nizar
Middle East Design Education Association – Mr. Essam Abu-Awad
Montreal International – Ms. Lynda Cadieux, Mr. Arnaud Dion, Ms. Maï Murray, Mr. Stephane Paquet
Mexican Museum of Design (MUMEDI) – Mr. Alvaro Rego
Nagoya – UNESCO City of Design – Mr. Tsuyoshi Ueda
Ordre des architectes du Québec (OAQ) – Ms. Nathalie Dion, Mr. Jean-Pierre Dumont
Philadelphia Center of Architecture and Design – Ms. Sharon Leshner, Mr. Chris Lowen
Puebla – UNESCO City of Design – Mr. Luis Gonzalez Arenal
Saint Etienne – UNESCO City of Design – Ms. Isabelle Verilhac
UN Global Compact – Mr. Sebastien Caballero
University of South Africa (UNISA) – Mr. Hennie Stoffberg
University of Waterloo – Ms. Anne Bordeleau, Ms. Maya Przybylski
Ville de Montreal – UNESCO City of Design – Ms. Véronique Ducet, Ms. Manon Gauthier, Ms. Stéphanie Jecrois, Ms. Marie José Lacroix, Mr. Benoit Turgeon
Queste le organizzazioni e le istituzioni che hanno rappresentato l’Italia: Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva (AIAP), Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, Associazione per il Disegno Industriale (ADI), Domus Academy (Milano), IAAD Instituto d’Arte Applicata e Design (Torino), ISIA di Roma, Istituto Superiore Industrie Artistiche, Industrial Design (Roma), ISIA Firenze, Higher Institute for Artistic Industries, Istituto Europeo di Design – Scuola S.p.A. (Milano), Istituto Marangoni, School of Fashion, Art & Design (Milano, IxDA (Milano & Torino), IxDA (Roma), Politecnico di Milano, Facolta del Design (Milano), Politecnico di Torino, Scuola Politecnica di Design (Milano), Università di Roma “La Sapienza”, Industrial Design (Roma).