I timbri di Italo Lupi, Carin Goldberg e Olimpia Zagnoli per Corraini

Tre piccoli scrigni dedicati a chi ha la passione per i caratteri e per la stampa.

Tre piccoli scrigni dedicati a chi ha la passione per i caratteri e per la stampa, per la giocosità delle lettere e la curiosità dei simboli, a chi in un solo segno vede volti, mondi, storie e racconti. Stiamo parlando di Italico, Monumentale e Oz Faces, i primi tre set di timbri realizzati da Corraini, rispettivamente a firma di Italo Lupi, Carin Goldberg e Olimpia Zagnoli. L’invito ovviamente è a mescolare queste scatole di timbri tra di loro e sperimentare la propria fantasia. I set possono essere acquistati singolarmente, a coppia o tutti e tre insieme (con un netto risparmio).

ITALICO
Il primo set è Italico a firma di uno dei più importanti grafici italiani, Italo Lupi. Un piccolo compendio di tipografia formato da 30 timbri con lettere e simboli, tra caratteri egizi e lineari, graziati e scritti, lapidari e allegri, seri e sfrontati.

“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini
“Italico”, Italo Lupi (Corraini Edizioni, 2015) foto © Corraini

MONUMENTALE

Il secondo set di timbri è quello della designer newyorchese Carin Goldberg che ha tratto ispirazione dal tentacolare Cimitero Monumentale, uno dei suoi luoghi preferiti di Milano.

“La tipografia eclettica del Cimitero Monumentale mi parla e mi costringe a documentare le sfumature di ogni stile tipografico: i font senza grazie del periodo fascista anni ’30, gli abbellimenti dell’Art Nouveau e dell’Art Deco, lo stile hippy degli anni ’60 e ’70. […] Questa frenesia del design al Monumentale accresce la sua umanità e conferisce al luogo un fremito del cuore. È un posto gioioso da visitare.

Il Cimitero Monumentale è uno dei miei posti preferiti da esplorare a Milano. L’abbondanza e la varietà di tombe e monumenti progettati in modo idiosincratico è di una bellezza straordinaria, commovente e, a volte, anche folle. Il suo immenso paesaggio di sculture italiane contemporanee e classiche, templi greci e obelischi elaborati assomiglia a una sorta di Fiera mondiale della morte; una piccola città a sé. È un luogo in cui non solo piangere i morti, ma anche un luogo di feroce competizione. Ogni singola pietra, scultura, tomba e mausoleo sembra sfacciatamente lottare per avere attenzione, determinata a non essere ignorata.”

“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini
“Monumentale”, Carin Goldberg (Corraini Edizioni, 2016) foto © Corraini

OZ FACES

L’ultimo del tre set di timbri (per il momento) è quello dell’illustratrice Olimpia Zagnoli. In questo caso i 30 timbri sono rappresentazioni di porzioni di facce, come tanti “caratteri” facciali creati per essere composti dando vita a infinite espressioni.

“Cosa c′è di più interessante delle facce? Le espressioni, le peculiarità, le distorsioni, i segni del tempo talvolta rendono i volti più avvincenti da leggere di un romanzo. È un alfabeto fatto di sopracciglia, nasi, rughe, dove anche solo un piccolo neo può fare la differenza”

“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini
“Oz Faces”, Olimpia Zagnoli (Corraini Edizioni, 2017) foto © Corraini

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.