Tre piccoli scrigni dedicati a chi ha la passione per i caratteri e per la stampa, per la giocosità delle lettere e la curiosità dei simboli, a chi in un solo segno vede volti, mondi, storie e racconti. Stiamo parlando di Italico, Monumentale e Oz Faces, i primi tre set di timbri realizzati da Corraini, rispettivamente a firma di Italo Lupi, Carin Goldberg e Olimpia Zagnoli. L’invito ovviamente è a mescolare queste scatole di timbri tra di loro e sperimentare la propria fantasia. I set possono essere acquistati singolarmente, a coppia o tutti e tre insieme (con un netto risparmio).
ITALICO
Il primo set è Italico a firma di uno dei più importanti grafici italiani, Italo Lupi. Un piccolo compendio di tipografia formato da 30 timbri con lettere e simboli, tra caratteri egizi e lineari, graziati e scritti, lapidari e allegri, seri e sfrontati.
Il secondo set di timbri è quello della designer newyorchese Carin Goldberg che ha tratto ispirazione dal tentacolare Cimitero Monumentale, uno dei suoi luoghi preferiti di Milano.
“La tipografia eclettica del Cimitero Monumentale mi parla e mi costringe a documentare le sfumature di ogni stile tipografico: i font senza grazie del periodo fascista anni ’30, gli abbellimenti dell’Art Nouveau e dell’Art Deco, lo stile hippy degli anni ’60 e ’70. […] Questa frenesia del design al Monumentale accresce la sua umanità e conferisce al luogo un fremito del cuore. È un posto gioioso da visitare.
Il Cimitero Monumentale è uno dei miei posti preferiti da esplorare a Milano. L’abbondanza e la varietà di tombe e monumenti progettati in modo idiosincratico è di una bellezza straordinaria, commovente e, a volte, anche folle. Il suo immenso paesaggio di sculture italiane contemporanee e classiche, templi greci e obelischi elaborati assomiglia a una sorta di Fiera mondiale della morte; una piccola città a sé. È un luogo in cui non solo piangere i morti, ma anche un luogo di feroce competizione. Ogni singola pietra, scultura, tomba e mausoleo sembra sfacciatamente lottare per avere attenzione, determinata a non essere ignorata.”
L’ultimo del tre set di timbri (per il momento) è quello dell’illustratrice Olimpia Zagnoli. In questo caso i 30 timbri sono rappresentazioni di porzioni di facce, come tanti “caratteri” facciali creati per essere composti dando vita a infinite espressioni.
“Cosa c′è di più interessante delle facce? Le espressioni, le peculiarità, le distorsioni, i segni del tempo talvolta rendono i volti più avvincenti da leggere di un romanzo. È un alfabeto fatto di sopracciglia, nasi, rughe, dove anche solo un piccolo neo può fare la differenza”