Fruit Exhibition #7

La settima edizione del market internazionale dell’editoria d’arte indipendente a Bologna

Questa sera aprirà i battenti la settima edizione di Fruit Exhibition, il market internazionale dell’editoria d’arte indipendente che ogni anno a Bologna si fa procacciatore delle più interessanti pubblicazioni cartacee e digitali. Da oggi fino a domenica 3 febbraio, oltre 100 tra i migliori editori indipendenti italiani e stranieri saranno raccolti in un unico contenitore espositivo.

Quest’anno, ad ospitare Fruit Exhibition, sarà per la prima volta la sede dello storico Palazzo Isolani, sulla suggestiva piazza Santo Stefano nota per le sue Sette Chiese.

Fruit Exhibition 2018

Spulciare tra libri d’artista, cataloghi, progetti grafici, riviste, progetti di cartotecnica e zine, non sarà la sola attività possibile per i visitatori di Fruit Exhibition, che infatti propone anche un ricco programma di conferenze, workshop, mostre e installazioni.


Primo fra tutti il premio FIP – Fruit Indie Publishing, indetto da Fruit in collaborazione con la storica cartiera Favini. Il concorso vuole premiare i migliori prototipi di libro artistico, progetti editoriali e zines che indaghino il tema dello humor. Artisti ed editori avranno la possibilità di inviare il loro progetto entro il 15 marzo 2019. Un altro importante passo per Fruit che da sempre cerca di valorizzare la poliedricità del settore editoriale indipendente e di incoraggiare chi quotidianamente sceglie il libro o la rivista come forma d’espressione.

Norske Bøker – A Travelling Collection

PALAZZO ISOLANI
Sempre dalla Norvegia, arriva anche la produzione di Kay Arne Kirkebø, artista che esplora l’illustrazione e il disegno nelle sue più diverse sfaccettature: dal live drawing ai disegni di grande e piccolo formato, all’animazione.

UN ALTRO STUDIO
Sarà di certo un’altra scoperta la mostra organizzata con il supporto della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, che porterà a Fruit Exhibition una nutrita produzione di libri d’artista proveniente dai paesi della scandinavia, territorio poco esplorato in Italia ma ricco di interessanti progetti di editoria indipendente.
Norske Bøker – A Travelling Collection, in mostra presso gli spazi di Un Altro Studio, è a cura del collettivo Codex Polaris

Dall’Inghilterra invece, Judith Erwes, fotografa londinese e autrice della mostra “tascabile” Some Sheep, le cui pubblicazioni saranno presenti anche nel market degli editori di quest’anno.

BIBLIOTECA SALABORSA
Infine Cronòtopo la narrazione della biblioteca attraverso l’arte , l’installazione site-specific frutto della residenza artistica attivata da Crudo nel corso dell’anno 2018 e che ha avuto come primo ospite l’artista Cosimo Veneziano.


Tra gli eventi a cui poter partecipare ci saranno inoltre talk, workshop e presentazioni di libri. Segnaliamo ad esempio il workshop Indie Paper, a cura di Edizioni del Frisco e Francesco Ciaponi (ne abbiamo parlato in questo articolo), incentrato sul tema della rinascita dei magazine indipendenti per concludere con la progettazione e realizzazione di una zine o un magazine a tema libero e rigorosamente analogico.

Il programma completo sul sito di Fruit Exhibition.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.