Space Type Generator

La nuova frontiera del design generativo. Il progetto di Kiel Mutschelknaus.

Space Type Generator è una serie di strumenti web che consente agli utenti di creare con facilità e divertimento animazioni basate su caratteri tipografici. Codificato in Processing (un linguaggio di programmazione che consente di sviluppare diverse applicazioni come giochi, animazioni, contenuti interattivi e opere d’arte generativa) e utilizzando un font variabile chiamato Lofi Mono, ogni generatore si basa su una forma semplice (cilindro, toroide, piano, sfera, ecc.) e offre all’utente una serie di parametri da modificare. Queste variabili possono essere collegate a curve seno, coseno per creare animazioni in loop.

Il futuro del design è nella creazione di strumenti. Kiel Mutschelknaus

La mente dietro questo progetto è Kiel Mutschelknaus, artista multidisciplinare la cui attività spazia dal design all’animazione, dalla tipografia alla codifica. Mutschelknaus, educatore al Maryland Institute College of Art presso il dipartimento di graphic design, ha lavorato su più di 30 diversi generatori pubblicandone online finora sei, v.Cylinder, v.Field, v.Stripes, v.Coil, v.Flag e v.Morisawa.

“La maggior parte dei contenuti che consumiamo è su uno schermo”, spiega Kiel in una recente intervista a It’s Nice That. “Capire il potenziale del design in movimento è una necessità. Nel più ampio contesto della progettazione grafica, il movimento e il design generativo sono fondamentalmente nuovi. È una storia che si sta scrivendo questo momento e far parte di racconto è incredibilmente eccitante.”

Il sito del progetto
SPACE TYPE GENERATOR

Sperimentare divertendosi, un buon approccio alla grafica animata.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.