Zeevuur/Seafire. Acqua e fuoco

L'autentica cucina del Mare del Nord di Willem Hiele, stella nascente della gastronomia internazionale, racchiusa in uno splendido libro.

“Con Willem Hiele, nulla è trattenuto, nulla è nascosto, nulla è diluito. Il saluto alla porta, l’introduzione dei piatti ai commensali, cosa succede nella cucina stessa: ti unisci a Willem per il giro, il suo giro, sfidando le onde con tutta la passione e la furia che ciò comporta. Non ci sono mezze misure, né opzioni facili. Condividi la sua eccitazione e la sua passione!” Alan Roe

Il legame con il territorio è centrale nella cucina dello chef Willem Hiele, originario della città portuale di Ostenda nelle Fiandre Occidentali, in Belgio. Willem, stella nascente della gastronomia internazionale, rappresenta l’ottava generazione di una famiglia di pescatori e riversa la potenza del mare e la ricchezza del territorio che lo circonda nella sua cucina.

Insieme a sua moglie Shannah, ha trasformato la casa dei suoi genitori nei polder belgi (una fascia costiera situata sotto il livello dell’alta marea, ma sottratta al mare da opere di bonifica) in un autentico ristorante esperienziale.

Fuoco, acqua e prodotti locali sono fondamentali per Hiele, la cui creatività si traduce in una sorprendente varietà di sapori. Ogni piatto è sfaccettato, ma l’attenzione è rivolta all’essenza di ogni elemento. Gli ingredienti sono puri e ottengono solo il trattamento di cui hanno bisogno per far emergere appieno i loro sapori. Dagli asparagi selvatici che raccoglie sulle dune di sabbia, alla zuppa di gamberi del Mare del Nord, a un agnello intero cotto in una buca sulla spiaggia: la cucina intuitiva di Hiele è una grande avventura.

L’asparago di duna si combina con l’ippoglosso fritto sulla pelle. Miscelato con fiori nuovi di prugna, il succo di mele cadute costituisce la base di una vinaigrette perfetta. Il ghiaccio aromatizzato con bacche di prugnolo dei polder è il culmine celestiale di un’avventura gastronomica. Non sorprende quindi che Hiele sia stato elogiato sia dalla Michelin che da Gault&Millau.

Hiele ha cercato i sapori, gli odori e le esperienze che lo hanno incuriosito fin da bambino e ne sperimenta gli abbinamenti e le evoluzioni in questo libro edito da Cannibal Publishers che non è un ricettario con misure e quantità precise, ma un’irresistibile fonte di ispirazione per chiunque ami l’arte della cucina.

Il progetto grafico è stato curato da Tim Bisschop, con le splendide foto di Pieter D’Hoop e le ricette originali che convivono insieme alle storie di cibo di Willem Hiele.

Potete acquistarlo dal sito della casa editrice.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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