Dal 17 ottobre al 22 novembre, presso lo Spazio Tapirulan, Cremona rende omaggio a Ugo Tognazzi con una mostra che ripercorre le tappe più significative della sua carriera cinematografica attraverso 33 manifesti d'autore "rifatti" da 33 illustratori e grafici italiani.

“Plongeons”, il viaggio immersivo di Marion Jdanoff

"Il disegno è un modo per creare montagne quando ci si annoia in pianura".

"Plongeons" è un viaggio immersivo (la parola francese plongeons significa proprio immersioni) nel mondo acquatico, dove pesci senza occhi fluttuano come fantasmi tra l'oscurità dei fondali marini.
Cachetejack è un universo di colori, energia, umorismo e ironia che prende forma su libri, riviste, giornali, abbigliamento, manifesti e molto altro. In questa gallery il loro progetto "Sliding Adrenaline" per la mostra personale presso la Slow Galerie a Parigi fino al 26 settembre 2015.
Con più di 300 illustrazioni fluorescenti Olga Capdevilla ha reinterpretato l'ameno ingresso di accesso ai bagni del locale El Moscou di Torelló (Spagna), trasformandolo in un irriverente e ironico omaggio alle scritte o ai messaggi sarcastici e rozzi disegnati nei bagni pubblici.
Olivier Kugler realizza reportages illustrati. Combinando dettaglio, ricchezza, energia e umorismo, restituisce uno spaccato umano di tutto il mondo: dal "Royal Wedding" a Londra al viaggio con Massih, camionista iraniano con il quale ha viaggiato per quattro giorni per portare acqua in bottiglia in una piccola isola del golfo persico.
Maria Makeeva è una giovane illustratrice freelance che vive e lavora a Praga. In questo post una sua serie di piccoli poster tematici serigrafati ispirati alla mitologia slava.
È la meraviglia, quella che l'essere umano manifesta di fronte alla potenza della natura e all'idea di sublime (tanto caro al movimento settecentesco dello Sturm Und Drang), il tema guida della nuova edizione di "Fuochi Fatui", che si svolgerà il 4 e il 5 settembre a Feltre.
Quando non è impegnato a disegnare copertine per il New Yorker o per Time, Christoph Niemann "scarabocchia". Lo scorso anno, l'illustratore berlinese ha iniziato, sulla sua pagina Instagram, la pubblicazione di schizzi che si basano soprattutto sull'interazione con oggetti di uso quotidiano.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.